
La frase “Ordo ab Chao” è una
massima esoterica che significa: l’Ordine dal Chaos.
Tale frase può essere
interpretata in molti modi, e, il suo significato dal punto di vista esoterico,
è quello di cui parlo in questo articolo.
Durante il suo percorso
evolutivo, l’uomo ha una percezione del tutto che varia moltissimo, a seconda
dello sviluppo della sua Coscienza. La sua volontà, man mano che procede con
l’evoluzione, passa ad identificarsi sempre meno con quella del proprio io
egoistico, e tende a coincidere sempre più con la Volontà Divina, con il
proprio “Sentire” interiore; inoltre, la sua percezione del mondo passa da un
credere e percepire che “tutto accade a caso” fino ad arrivare a “Vedere[1]”,
“Sentire” e percepire che tutto è perfetto cosi come è, che nulla accade a
caso, ma tutto accade esattamente cosi come deve avvenire.
Ed è proprio in questa percezione
del Tutto, che si passa dal Chaos all’Ordine, che si passa da un percepire un
mondo totalmente caotico, via via fino a “Vedere” un Ordine preciso e perfetto,
a percepire che tutto ciò che esiste è nel migliore ed unico modo possibile
affinchè ogni creatura abbia la possibilità, attraverso un più o meno lungo
percorso di varie incarnazioni, di arrivare ad Essere Uno con Dio, arrivare ad Identificarsi
con una Coscienza Assoluta.
Tanto più vi è una
identificazione tra la Volontà di un individuo e la Volontà divina, tanto meno
si creerà in lui attrito tra ciò che è e ciò che si vorrebbe che sia, e, di
conseguenza, tanto meno si creerà sofferenza e tanto più si sentirà Vita,
Gioia, Presenza, Amore e Pace dentro di sé.
Questo passaggio dal Chaos
all’Ordine, avviene gradualmente, col
procedere del proprio cammino evolutivo, ed alcune fasi di questo passaggio
possono essere riassunte cosi:
1)
Inizialmente l’individuo crede che tutto accade a caso,
crede nella fortuna o sfortuna, se prende una malattia crede sia un fatto
casuale, se gli rubano il portafoglio crede sia casuale, se gli viene il
diabete a forza di mangiar dolci, magari pensa che sia stato il medico che gli
ha portato sfortuna, ecc
2) Ad un livello successivo, l’individuo inizia ad
accorgersi che ci sono, almeno per quanto riguarda il piano fisico, delle leggi
naturali precise. Tuttavia, riguardo tutto ciò che riguarda emozioni, pensieri,
tutto quanto sia invisibile e molto altro ancora, pensa ancora che tutto accade
a caso, che sia governato in pratica tutto dal caso. In questi 2 livelli
l’individuo se la prende sempre con qualcun altro per tutto ciò che gli accade,
o con il caso o con il destino.
3) Successivamente, inizia ad accorgersi e a prendere
sempre più coscienza e consapevolezza che nulla accade casualmente, ma che
tutto ciò che esiste, in ogni piano di esistenza, segue delle leggi ben
precise. A questo livello, spesso l’individuo è portato a cercare di scoprire
queste leggi per potersi creare la propria realtà, per eliminare da essa tutto
ciò che gli causa dolore e sofferenza, o che, comunque, in qualche modo lo
infastidisce, e magari anche per cercare di crearsi e creare anche per gli altri
un mondo migliore. In questo caso, nei casi in cui l’individuo abbia compreso
abbastanza bene il funzionamento di queste leggi e sia riuscito a metterle in
pratica con costanza, in buona parte riesce anche ad ottenere ciò che vuole, ed
a raggiungere gli obiettivi che si era prefissato, nonostante siano magari
obiettivi ritenuti impossibili o assai difficili da raggiungere senza molta
fortuna, secondo il parere di coloro che vivono ai primi 2 livelli. Tuttavia,
ancora soffre, poiché pur essendo la sua “Visione” più completa ed aderente
alla Realtà rispetto ai casi precedenti, tuttavia ha ancora una visione
parziale della Realtà, e, soprattutto, la sua Volontà non si è ancora
identificata con la Volontà Divina, e l’intensità della sofferenza che può provare
nei casi in cui non riesce a raggiungere un obiettivo che vorrebbe o che può
provare di fronte ad avvenimenti o situazioni di vita che non accetta ne è una
prova.
4) Ad un livello finale, si arriva alla “Visione” e
soprattutto al “Sentire” che tutto è perfetto cosi come è, e che vi è un
“Ordine” superiore o Divino, affinchè tutto ciò che accade nel mondo è per il
nostro vero bene (non solo di coloro a cui un certo evento sia capitato, ma in
parte anche di coloro che ne siano venuti in qualche modo a conoscenza, se questo avvenimento in qualche
modo li “tocca”, li “incuriosisce”, li porta a farsi domande o a riflettere), è
ciò che di meglio può arrivarci per darci la possibilità di fare un ulteriore
piccolo o grande passo verso l’identificazione con l’Assoluto.
Questo
percepire la perfezione del Tutto, però, non fa si che l’individuo smetta di
agire poiché tutto è perfetto, ma l’individuo si è identificato con l’Assoluto
e la sua Volontà con la Volontà Divina ed è diventato strumento consapevole
della Volontà Divina, ed un ulteriore strumento di evoluzione e manifestazione
dell’Assoluto stesso.
[1] Con l’Occhio Unico, che dà la la Visione non duale (che è identificato con il Terzo Occhio o il 6° chakra).
Thank you!
RispondiEliminaThanks Katarina
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