Quante volte vi è capitato di
sentire la frase: “La Verità non si compra e non si vende”?
Ma cosa significa realmente
questa frase?
La Verità non si compra poiché è
uno Stato Interiore, è una “Acquisizione Interiore”, o “Comprensione
Interiore”.
La Verità non è un’informazione,
che può essere capita e memorizzata con la propria mente, ma può soltanto
essere “Compresa Interiormente”, nel senso che una volta che la si è compresa
interiormente non la si perde più, poiché è entrata a far parte del proprio
Essere Interiore, della propria Essenza.
Si possono, invece, vendere e
comprare informazioni e tecniche utili per avvicinarsi sempre più alla Verità,
o per acquisire, tramite il lavoro su di sé, alcune sue parti.
Alla Verità non vi si può
giungere, tuttavia, solo tramite informazioni, studio, recitando preghiere e formule meccanicamente,
o eseguendo tecniche in modo meccanico, ma sono necessari e indispensabili per
avvicinarvisi o raggiungerla, la Consapevolezza, la Conoscenza di Se Stessi, il
Lavoro su di Sé, la Comprensione Interiore.
Le informazioni che riguardano la
Verità, o le varie tecniche, possono essere delle indicazioni o dei mezzi che
possono essere di aiuto, ma non sono mai da confondere con la Verità: essa non
può essere scritta o descritta con le parole, le quali possono, nel migliore
dei casi, essere di aiuto per farsi un’idea, seppur molto vaga, di cosa possa
essere, o di come raggiungerla.
Oggi è assai diffusa la credenza
che ogni cosa che riguarda la spiritualità debba essere gratuita ed a
disposizione di chiunque: entrambe queste credenze si basano su condizionamenti
di base a cui la popolazione mondiale è stata soggetta negli ultimi millenni
per quanto riguarda il primo di questi condizionamenti e nell’ultimo secolo o
due per quanto riguarda il secondo, e a una mancanza di comprensione di alcuni
aspetti molto importanti.
Riguardo il primo aspetto (la
gratuità), chi fa pagare “cose spirituali” (tecniche, informazioni, ecc…) può
essere sia nel giusto che nell’errore: tutto dipende dalla sua intenzione e dal
suo stato interiore (è l’Anima o è l’Io egoistico che sta vendendo?).
Lo stesso discorso è valido per
chi dà gratis degli “insegnamenti spirituali”.
Dal punto di vista di chi “compra”,
egli sta commettendo alcuni grandi errori, se giudica la validità di un
insegnamento dal fatto che sia gratis oppure no:
1)
giudica chi dà l’insegnamento dall’azione (senza
conoscerne né l’intenzione, né lo stato interiore);
2)
giudica il valore dell’insegnamento dal semplice fatto
che sia accessibile gratuitamente o a pagamento, oppure in base al costo
economico necessario per ottenerlo.
3)
si preclude a priori una possibilità di esperienza, e
quindi, potenzialmente, di evoluzione, nel caso in cui rifiuta un insegnamento
solo perché accessibile a pagamento o viceversa.
Dal punto di vista di chi
“vende”, dipende essenzialmente dall’Intenzione e dallo Stato Interiore in cui
lo fa….vi sono stati nella storia sia dei Grandi Maestri Spirituali che davano
insegnamenti o tecniche gratis, sia altri che le davano a pagamento, sia, altri
ancora, a volte a pagamento ed a volte gratuitamente, a seconda della persona
che avevano davanti e del bisogno evolutivo di quella persona (e ciò potrebbe
apparire invece come un’ingiustizia ad una mente superficiale o che giudica
dall’apparenza)….in tutti i casi, tuttavia, ciò che stavano facendo era la cosa
migliore che potessero fare per coloro che li ricevevano, non c’era egoismo in
essi, ma Amore in ciò che facevano, e profonda Saggezza.
Per quanto riguarda invece il
secondo aspetto, (a cui ho appena accennato in questo articolo, essendo l’altro
l’argomento principale), quello secondo cui tali insegnamenti o tecniche
debbano essere a disposizione di chiunque, qui invece vi è sempre un errore di
fondo: dare certi insegnamenti o tecniche a chi non è pronto per comprenderli,
può essere fuorviante, se non, in alcuni casi, dannoso: come minimo non
verrebbero compresi, e potrebbero portare ad ulteriori potenziali rischi, che,
in un certo senso, allontanerebbero dalla Verità (pur non facendo tornare
comunque, per fortuna, mai indietro nell’evoluzione), per vari motivi:
potrebbero portare ad esempio ad un aumento dell’Ego, ad una cristallizzazione
o blocco evolutivo (che fortunatamente, grazie alla morte fisica, non durerebbe
più di una vita), nel caso in cui ci si convincesse interiormente di essere già
arrivati alla mèta, ed altri inconvenienti di vario tipo, che non sto qui ad
elencare.
Non a caso Gesù disse: “Non date
le perle ai porci”, e alcuni insegnamenti li dava soltanto ai propri discepoli
in segreto.
CONSIDERAZIONI E
SPUNTI DI RIFLESSIONE
Qui riporto alcune mie considerazioni,
che possono essere utili come spunti di riflessione, per poter meglio indagare
e farsi un’idea riguardo l’aspetto trattato in questo articolo.
1) Un po’ in tutto il mondo, ma
in occidente in particolare, le persone sono abituate sin da piccole a dare un
prezzo alle cose, cosi che, normalmente, quanto più pagano per una qualsiasi
cosa, quanto più questa ha valore.
Inoltre, quando si paga per
qualcosa, nella maggior parte delle persone (secondo degli esperimenti fatti in
ambito economico, su come vengono condizionate le scelte, per l’88% circa delle
persone è valido ciò che sto dicendo), inconsciamente subentra l’impulso a fare
ciò per cui si è pagato, altrimenti affiora la sensazione di aver sprecato i
soldi spesi per quel qualcosa che si è pagato (non necessariamente pagato
soltanto in soldi, ma anche in tempo, ad esempio).
Cosi accade assai spesso che si
va a giocare a calcetto anche se piove, poiché il campo è stato già pagato il
giorno della prenotazione, in cui si immaginava una bella giornata, o si va al
cinema a vedere un film che non interessa, poiché si è già comprato il
biglietto sbagliato e non si riesce a rivenderlo a nessuno né a ottenerne il
rimborso, o, addirittura, in casi molto estremi, si continua a prendere le
medicine avanzate dopo che si è già guariti, per non sprecarle!
Questo meccanismo inconscio,
spiegato molto bene da Gurdjieff nel libro “Racconti di Belzebù a suo nipote”,
dove riporta l’esempio del contadino transcaucasico che, una volta andato in
città, e avendo pagato a caro prezzo un bel po’ di peperoncini molto piccanti,
se li mangia tutti il giorno stesso, nonostante il forte bruciore alla bocca che
gli procuravano, poiché, se non li avesse mangiati, gli sarebbe sembrato di
aver buttato via i soldi.
Tornando all’ambito spirituale,
e, in particolare per la mentalità occidentale, è assai più probabile che chi
ha pagato per ricevere una tecnica o un insegnamento poi lo metta in pratica,
rispetto a chi non abbia pagato per ottenerlo, e questo in parte per il
meccanismo di cui ho parlato sopra, ed in parte per il fatto che chi vuole solo
insegnamenti gratuiti, abbastanza spesso, è perché a tali insegnamenti in
realtà dà poco valore.
2) La gente in occidente è
abituata a dare un valore alle cose, e spesso lo fa in base al prezzo che paga
3) Chi veramente vuole evolvere o comprendere, è disposto
anche a pagare per farlo, pur sapendo benissimo che non è il pagare o meno che
possa portargli l’evoluzione o la comprensione, ma il suo impegno nel seguire o
vivere certi insegnamenti o tecniche o modi di vivere, e la sua consapevolezza;
chi invece cerca qualcosa di egoistico, è meno probabile che paga (anche se non
è detto), poiché cerca la soddisfazione del proprio Io egoistico, del proprio
Ego, e quindi ragiona in termini di vantaggi o svantaggi dal punto di vista
strettamente egoistico.
4) Chi non fa pagare per dare certi insegnamenti, potrebbe
farlo sia per motivi alti e nobili, o essendo spinto da Amore autentico per gli
altri, sia per motivi molto egoistici (come gratificare il proprio ego, per superbia, per apparire migliore degli altri, per bisogno di considerazione, ecc..), e lo stesso discorso (intenzione alta e nobile oppure anche egoistica) vale anche per chi
fa pagare.
Esempi di alcuni dei possibili motivi
di chi non fa pagare:
1) per farsi pubblicità (in sé non è un motivo né
egoistico né altruistico: se il farsi pubblicità serve a dare la possibilità al
maggior numero di persone possibile di conoscere l’insegnamento per il loro bene, allora
l’intenzione è di bene universale, se invece è per fare soldi, per diventare
famosi perché gratifica il proprio ego, o altri motivi simili, allora
l’intenzione è di tipo egoistico).
2) Perché se facesse pagare, non verrebbe nessuno ad
ascoltarlo: anche in questo caso, l’intenzione non si può ancora dire se sia
egoistica o di bene universale: se, dal punto di vista di chi dà gli
insegnamenti, nel caso non venisse nessuno ad ascoltarlo, è male perché non può
gratificare il proprio ego, allora il motivo è di tipo egoistico, mentre se, ad
esempio, è male poiché ci sarebbero persone che potrebbero beneficiare di
questi insegnamenti, e non ne avrebbero la possibilità, allora il motivo è di
bene universale.
3) Chi dà certi insegnamenti gratuitamente, è un
commerciante interiormente: cerca di “comprare” il paradiso, il Karma positivo
o l’evoluzione dando insegnamenti “gratuiti” come moneta, ma facendosi pagare
(illusoriamente, tra l’altro, poiché non funziona cosi) da Dio o dall’Universo
in altro modo.
A volte il
“pagamento” che si cerca è solo un voler essere considerato in modo positivo
dagli altri, o essere considerato un Maestro, o, in pratica, soddisfare il
proprio bisogno di considerazione e di apparire migliori degli altri.
In sintesi, la
validità di un insegnamento o di certe tecniche non dipende dal fatto che si
sia pagato o meno per ottenerli, ma dall’insegnamento o dalla tecnica in sé.
La Verità
rende liberi.
Liberi da ogni
forma di oppressione e di potere materiale.
Facendo si che
chi diffonde insegnamenti e tecniche che aiutano a diventare liberi e ad
aumentare la consapevolezza debba farlo gratuitamente, chi è al potere si
assicura che nessuno che realmente ne sia in possesso possa dare questi
insegnamenti che renderebbero la popolazione libera e indipendente da loro, e
non più facile da manipolare.
Uno dei modi
per attuare ciò, è stato (ed è) il separare lo “Spirito” dalla “Materia”, come
fossero 2 aspetti opposti e contrapposti, mentre invece sono 2 aspetti
strettamente collegati e interconnessi dell’Unica Vera Realtà.
Ciò è stato
molto utile sia per la religione dominante (la Chiesa in occidente), sia per i
vari Re, Nobili e governanti, per poter mantenere il loro potere ben saldo, e
per poter mantenere la massa della popolazione ben sottomessa senza la
necessità di dover fare grandi sforzi.
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